Un elemento basilare che caratterizza la progettazione è rappresentato dalla consapevolezza del tecnico riguardo a quello che potremmo indicare come il “paradigma in cui abita”, sotto questo cappello, si nascondono una moltitudine di elementi tra cui i dettami normativi, gli aspetti antropologici ed individuali, i flussi economici, e molto ancora; si tratta dunque di qualcosa di fluido che non è possibile racchiudere tra un inizio ed una fine.
Con una certa prudenza potremmo dire che il nostro paradigma oggi è più facilmente percettibile poichè fortemente connotato da un particolare obbiettivo comune: la transizione energetica.
Vige l’imperativo categorico di abbandonare progressivamente i vettori energetici di origine fossile per adottare tecnologie a basse emissioni di carbonio capaci di utilizzare efficacemente fonti energetiche rinnovabili.
Ad oggi l’energia elettrica proveniente dalla rete implica ancora una quantità significativa di fonti non rinnovabili: l’insieme di fonti non rinnovabili (fpnren) e fonti rinnovabili (fpren) per produrre l’energia elettrica fornita dalla rete nazionale è disciplinato dal D.M. del 26 giugno 2015. In base al decreto si può osservare che per avere 1 KWh di energia elettrica al contatore sono necessari circa 1,95 KWh di energia da fonte non rinnovabile unitamente a O,47 KWh di energia da fonte rinnovabile, questo denota una leva ancora pesante sulle fonti non rinnovabili che lascia un po' perplessi soprattutto se andiamo a comparare il valore di 1,05 fpnren che caratterizza il gas naturale.
Il concetto da afferrare per chiarire le perplessità che potrebbero emergere riguarda l’efficienza della tecnologia in grado di utilizzare la fonte energetica, non la qualità del vettore, questa tecnologia è ben rappresentata oggi dalla pompa di calore.
La pompa di calore si può definire tecnologia efficiente in quanto permette di utilizzare, se ben dimensionata, la minore quantità di energia possibile per soddisfare la domanda energetica, va inoltre sottolineato che l’efficienza è un dato quantificabile attraverso il calcolo del rendimento, espresso come il rapporto tra l’energia in uscita dal generatore e l’energia in ingresso al generatore.
Un apparecchio tecnologicamente avanzato che venga dimensionato ed installato non correttamente andrebbe ad azzerare ogni beneficio, la pompa di calore deve essere infatti messa nelle condizioni di lavorare bene passando attraverso una progettazione accurata, valutando fattori come ad esempio le temperature richieste dall’impianto di distribuzione del calore, gli spazi a disposizione dell’edificio, le taglie richieste dai volumi da riscaldare.
Rimodulando il celebre monito made in Delfi: "Conosci il tuo tecnico!".